Noi gioiellieri la chiamiamo Zàffiro con l’accento sulla A, mentre i letterati e i poeti Zaffiro, con l’accento sulla I.
Anche Dante, il poeta per eccellenza, descrive il colore del cielo simile ad un Oriental Zaffiro: questo ci ricorda che già molti secoli fa queste gemme provenivano da paesi lontanissimi come l’India e l’indocina; quell’”oriental” aggiungeva alla parola Zaffiro un fascino di paesi fiabeschi.
Vorrei che fosse sempre estate, con le giornate lunghissime e con quella luce che esalta tutti i colori dei paesaggi, del cielo e del mare. Se pensi ad un colore dell’estate, quello è certamente l’azzurro. Dal blu più intenso della sera e del mare agitato a quello chiarissimo del cielo terso e delle acque in bonaccia quando al mattino spira una leggera brezza.
Questi colori sono quelli di tante pietre preziose di cui a suo tempo parleremo, ma tra queste esiste una gemma che è più preziosa e che in natura si manifesta in tutte le gradazioni del blu.
Quando seleziono una pietra tra tante altre, è come se sentissi un richiamo dentro di me: è come se la pietra avesse una vita tutta sua e mi dicesse di prenderla e di trasformarla in un gioiello dandogli quella vita per cui è stata creata!!
Quando la studio penso già a come la utilizzerò quando sarà mia. Incastonarla in un semplice anello con due diamanti laterali con un taglio particolare oppure, come nel caso di cui parlo, la immagino in un anello diverso, con una linea tutta sua: non stravagante, ma con carattere. Mentre procedevo all’acquisto durante la lunga trattativa, mi divertivo a scarabocchiare su un brandello di carta l’idea che poi avrei in effetti realizzato.
Ho pensato ad un anello più sportivo, con più oro che diamanti, dove la pietra centrale viene messa in evidenza su un piano ben squadrato, mentre i laterali scendono decisamente un po’ come nei vecchi anelli da uomo tornati alla ribalta negli ultimi anni. La linea richiama lo stile degli anni quaranta, ma l’uso dell’oro bianco e dei diamanti tagliati a baguette richiamano echi più antichi.
Questo nastro di diamanti rettangolari che scendono dal piano sui due lati per finire con un piccolo triangolo è l’idea nuova. Un anello importante: la gemma centrale è di un blu vellutato e intenso, la presenza di tanti spazi lasciati vuoti dove il metallo ben lustro ne limita in parte l’importanza rendendolo molto “genovese”. Un anello di sostanza, non d’apparenza.
Lo penso indossato da una bella signora di qualsiasi età. Perché la bellezza è stile, non data di nascita.Lo vedo al dito di una donna sportiva con solo questo anello sulla mano.
Ne sento il profumo un po’ speziato quanto il vento le muove i biondi capelli nella nostra estate.
Enrico Natoli